I Fattori di Crescita (Growth Factor, G.F.) sono costituiti da proteine che stimolano la produzione e la differenziazione delle cellule.
Il Plasma Arricchito di Piastrine (Platelet Rich Plasma, P.R.P.) viene prodotto dal sangue, in particolare dalle piastrine, e migliora la riparazione dei tessuti, controlla l’ infiammazione e la neoformazione dei vasi sanguigni.
Infatti dalle piastrine provengono i fattori di crescita (PDGF, IGF-1, FGF, EGF, TGFb, VGF) e le citochine che attivano questi processi riparativi.
Dal semplice prelievo di sangue dello stesso paziente, dopo centrifugazione e concentrazione si ottengono provette di P.R.P. che possono essere subito utilizzate o conservate a -30°.
Il P.R.P. ricavato può essere utilizzato per lesioni tendinee e della cartilagine come l’ artrosi non grave dello stesso paziente.
La struttura tendinea può essere danneggiata dal sovraccarico funzionale con lesione delle fibre collagene ed alterazione del tendine con tendinosi e quindi lesioni piccole e poi più grandi fino alla rottura.
I tendini più colpiti sono il tendine rotuleo ed il tendine d’Achille e la fascia plantare a lui collegata. Quando le terapie mediche e fisiche non hanno risolto, può essere utilizzato il P.R.P.
con infiltrazioni (1-3) del tendine a distanza di circa 2 settimane con associata rieducazione.
Le lesioni cartilaginee, per le caratteristiche di questo tessuto privo di vasi e linfatici, hanno scarsa capacità di autoriparazione e quindi sono spesso evolutive e con possibilità di riparazione con tessuto diverso e meno resistente da quello originario.
Una lesione cartilaginea, immaginabile come una cavità irregolare nella superficie articolare e variabile per grandezza e profondità, che può raggiungere anche l’osso sottostante, può essere regolarizzata e “riempita” da tasselli di mosaico di cartilagine prelevati dalla stessa articolazione non sottoposta al carico. Tali zone sono piccole ed il prelievo può causare disturbi funzionali. Sono utilizzabili per piccole lesioni di 1-2cm.
Un’altra soluzione è il trattamento in due tempi: prima il prelievo, in artroscopia, di cartilagine per eseguire la coltura delle cellule cartilaginee ed applicati su una struttura di sostegno come una impalcatura tridimensionale generalmente in idrossiapatite e collageno.
Poi questa preparazione viene applicata dopo circa 1 mese nella lesione a cavità, in artroscopia, con eventuale ausilio di collanti di fibrina e di P.R.P., per fissare meglio e stimolare la formazione di nuovo tessuto sano. E’ necessario un periodo di non carico sull’articolazione e di rieducazione.